Family day – Un abbraccio luminoso
A volte la vita ti porta in una certa direzione e tu non ne capisci il motivo…il disegno. E poi un giorno di maggio ti capita di passeggiare in un luogo magico. Voglio raccontarvi la mia personale e particolare esperienza che qualche settimana fa ho vissuto. Il lavoro che faccio mi ha portata a lavorare con la società e con le persone che hanno pensato e realizzato il palco per l’ultimo Family day che si è svolto a Bresso, vicino Milano. Passi mesi in ufficio a vedere un brulicare di persone, riunioni interminabili…presentazioni, conferenze stampa…tante teste che collaborano per poi vederlo realizzato. Quando camminavo per il cantiere, tra la polvere e le attrezzature mi sono fermata un istante a riflettere. Sembrava di essere in un alveare operoso, dove ognuno aveva un compito ben preciso…vite che si fondono in una. Respiri la polvere….la fatica e l’energia di una macchina straordinaria che si è mossa all’unisono. Le prime note del coro e tutto prende vita. Lo spettacolo a cui ho potuto assistere in anteprima è stato molto emozionante. Una cupola candida, e ricamata da vetrate che raccontano la vita dell’uomo e di colui che gli ha dato vita. Un abbraccio caldo che la sera all’imbrunire ti scalda il cuore……le luci, gli schermi che amplificano quelle sensazioni. Poi salgo sul palco e mi volto.
Una spianata di sedie immensa, la location era pronta ad accogliere 1 milione di persone ed io riuscivo a sentire tutto, è stato bellissimo. La fatica, le notti insonni….le rinunce, svaniscono quando sai che anche solo per pochi giorni hai condiviso con milioni di persone emozioni e sentimenti. Alla fine la cupola è stata smontata e i materiali riutilizzati dai giovani della Cooperativa Kronos, provenienti dall’istituto Penale Minorile Beccaria per allestire il nuovo centro di accoglienza di Vimodrone. Allora cosa resta? Una visione lunga un anno, il lavoro la passione di uomini e donne che credono nei sogni.