Tra cielo e terra – Louis Vuitton Cruise 2022
Più che un semplice défilé, l’ultima sfilata di Louis Vuitton è stata un’ascesa all’Olimpo della scultura: presentando la Cruise 2022 della maison, le modelle hanno infatti calcato in largo, ma soprattutto in lungo, l’Axe majeur di Cergy-Pontoise, nella Val-d’Oise a nord-ovest di Parigi, progettata da Dani Karavan. Si tratta di una passerella utopica che incorpora un enorme ponte pedonale rosso, binari ferroviari, cemento bianco, erba, alberi e luce del sole, e che ha rappresentato l’ambientazione ideale per la cruise collection 2022 di Vuitton.
L’installazione permanente, segnata da un ipnotico rigore capace di inquadrare con leggerezza statuaria il paesaggio, è stata quindi scelta da Nicolas Ghesquière come cornice en plein air per la sua collezione “da crociera”.
Axe majeur di Cergy-Pontoise
Cergy Pontoise è un sobborgo a Nord-Ovest di Parigi. Qui, a partire dagli anni ’80, l’architetto spagnolo Ricardo Bofill e l’artista israeliano Dani Karavan hanno progettato l’Axe Majeur, un maestoso percorso urbano che si estende per più di tre chilometri e si apre su una vista panoramica verso il fiume Oise e Parigi.
La passeggiata è composta da dodici stazioni tematiche: dodici è un numero ricorrente in tutto il percorso, con misteriosi rimandi simbolici. Il 12 infatti possiede un significato esoterico molto marcato in quanto è associato alle prove fisiche e mistiche che deve compiere l’iniziato, grazie alle quali trasforma e trascende il suo Essere. In molte culture antiche i riti iniziatici si compiono proprio all’età di dodici anni, dopo di che si entra nell’età adulta. Rappresenta quindi l’ingresso nel futuro, il concetto del tempo e della molteplicità. Il dodici è sinonimo di perfezione in terra in quanto a mezzogiorno il Sole si trova allo Zenit. La giornata è suddivisa in due fasi di dodici ore, l’anno in dodici mesi, la rosa dei venti in dodici punte. Il dodici è uno dei numeri più ricchi di suggestioni e implicazioni simboliche e rappresenta l’universo nella sua intera complessità.
Fashion show
Sulle note di Reflektor degli Arcade Fire, il camminamento che dalla passerelle rouge conduce all’esplanade de Paris, ai piedi delle Douze Colonnes, è al centro del video del fashion show che, registrato in assenza di pubblico presente, è un’opera totale che eleva architettura e colore a protagonisti indiscussi della scena: l’usuale collage di riferimenti eclettici cari allo stilista francese, in un balance perfetto tra fantascienza e tailoring marinière, è infatti incorniciato da un’ambientazione monumentale. Senza comprometterne la solennità, l’utopia di Louis Vuitton si impone come un ponte tra uomo e natura in cui l’abito diventa un armamentario: per valicare i confini del mondo ideale, un rincorrersi di portali dall’incedere ieratico, servono vestiti ottimisti e pieni di gioia. Tra abiti da cocktail soufflé e trionfi di piume, appaiono così in prima linea giacche e completi coordinati che guardano alle cromie e alle silhouette della sartoria araldica.
“Axe Majeur, alle porte di Parigi, trasforma una passeggiata in un sentiero di fantasticherie. Una scultura concepita come una meravigliosa utopia, da un artista umanista le cui opere compassionevoli e pacifiche sono sparse in tutto il mondo”, si legge in una nota inviata alla stampa. “Un’architettura di riconciliazione, dove acqua, luce, vento, sabbia, cemento, pietra e acciaio creano un rapporto felice tra natura, spazio e tempo”. Attraversando l’atmosfera e toccando l’infinito, il pensiero creativo, che come sempre è illimitato e libero, si apre dunque all’avventura.