Taormina, luogo dell’anima
Avevo davvero bisogno di prendermi una pausa….e Taormina è il luogo ideale per respirare energia. Questa è la parola che più rappresenta questo luogo magico e speciale arroccato su di una montagna a picco sul blu. Le mie giornate assumevano sempre sfumature nuove e diverse, come quello del mare che mi accoglieva ogni qual volta spalancavo le finestre della casa in cui alloggiavo.
Voglio raccontarvi le mie giornate estive attraverso le parole e le storie delle persone che ho incontrato. Taormina è davvero un posto unico al mondo, fatta di vicoli, scorci che sembrano essere stati dipinti dalla mano sapiente ed esperta di un pittore. Le scale la fanno da padrone, ma ogni scala è animata dai coloratissimi vasi di fiori che le impreziosiscono e la sera alcune si vestono a festa e si illuminano grazie alle candele e ai tipici lumini in terracotta.
La mattina se passeggi per il centro senti subito il profumo delle arance, rosse, succose che puoi assaporare bevendo le spremute che vengono vendute ai lati delle strade. I siciliani sono capaci di venderti un mondo e non una semplice spremuta, in quel bicchiere c’è poesia, storia e allegria. E poi i mitici arancini….poesia pura. Le vetrine, un caleidoscopio di colori e forme e poi ad un tratto puoi imbatterti in vetrine che traboccano di dolcezza con la famosa frutta di marzapane e pasta di mandorle in bella vsta…uno spettacolo per gli occhi!
I profumi, intensi e molteplici sembrano rincorrersi per le vie, gli arancini caldi e filanti che vengono sfornati all’imbrunire e la mattina i cannoli gonfi di crema alla ricotta sono un inno ai peccati di gola. Tutto ha un buon sapore a Taormina, dai pomodori alle melanzane…anche il sapore dell’acqua è diverso, sembra pazzesco ma è così. I ristoranti di Taormina sono moltissimi ma devo dire che il migliore i cui ho avuto il piacere di assaggiare la vera cucina siciliane è il Ciclope. Si trova in una via dove c’è sempre un brulicare di gente, ma la sua posizione permette al commensale di guardare senza essere guardato, una sorta di piccolo paradiso sotto ad una libreria. Lo stemma del ristorante è un Ciclope di pietra che sorveglia l’ingresso del locale. Ho trovato una cortesia infinita nel personale e una perizia sopraffina nel preparare piatti degni di nota. Sapori semplici ma che catturano i sensi. E poi ci sono le storie, quelle che ti colpiscono al cuore e che ti rubano l’anima. Gli antichi mestieri sono arte pura a Taormina e ci sono ancora delle botteghe che ti lasciano a bocca aperta. Una di queste è quella delle bambole di pezza, dove si trovano profumi antichi e una sapienza antica, guardate questa immagine, vi assicuro che era una vera e propria attrazione, vi farei notare il “picciotto”, è meraviglioso.
Dopo aver chiacchierato molto mi ha detto che ero speciale, perchè sapevo ascoltare e poi mi ha detto che avevo una luce strana negli occhi. “Io quella luce francescuzza a canuscu”….che dire non sapeva nulla di me e mi ha letta dentro. Tornerò a trovare Alfredo in primavera, mi ha detto che per allora il mio pupo sarà pronto. Sono onorata di aver conosciuto un uomo autentico che vive delle sue passioni. Di Taormina ti colpiscono anche le piazze che di giorno brulicano di artisti e pittori, ti può capitare di imbatterti in mosaici dorati e in statue arboree, come il bellissimo sagittario!
Che dire, ho ritrovato le mie energie e cercherò di seguire i consigli di Alfredo. Non avere paura e vivi la vita intensamente.