renzo piano: no alla mediocritA’
Giorni di esami per i giovani studenti italiani….tra ansie, notti insonni è arrivata una piccola sorpresa. Queste sono le parole di Renzo Piano ma anche il testo della traccia del tema di attualità nella prima prova dell’esame di maturità.
“Siamo un Paese straordinario e bellissimo, ma allo stesso tempo molto fragile. È fragile il paesaggio e sono fragili le città, in particolare le periferie dove nessuno ha speso tempo e denaro per far manutenzione. Ma sono proprio le periferie la città del futuro, quella dove si concentra l’energia umana e quella che lasceremo in eredità ai nostri figli. C’è bisogno di una gigantesca opera di rammendo e ci vogliono delle idee”
Il testo della traccia è tratto da un articolo pubblicato sul Sole 24Ore e fa parte di una più ampia riflessione che l’architetto fa in merito all’Italia e agli italiani. “Siamo un Paese che è capace di costruire i motori delle Ferrari, robot complicatissimi, che è in grado di lavorare sulla sospensione del plasma a centocinquanta milioni di gradi centigradi. Possiamo farcela perché l`invenzione è nel nostro Dna. Come dice Roberto Benigni, all`epoca di Dante abbiamo inventato la cassa, il credito e il debito: prestavamo soldi a re e papi, Edoardo I d`Inghilterra deve ancora renderceli adesso. (…) Se c`è qualcosa che posso fare, è mettere a disposizione l’esperienza, che mi deriva da cinquant`anni di mestiere, per suggerire delle idee e per far guizzare qualche scintilla nella testa dei giovani. Una scintilla di una certa urgenza, con una disoccupazione giovanile che sfiora una percentuale elevatissima”.
Renzo Piano parla ai giovani, ma li aiuta concretamente e lo fa partendo dalle periferie e realizzando un grande progetto di “riqualificazione”. Piano ha deciso di utilizzare il vitalizio di senatore a vita per finanziare il suo progetto consentendo a giovani talenti di lavorare con lui e allo stesso tempo di percepire un compenso economico per il proprio lavoro. La parola periferia è da sempre associata ai concetti di degrado e fragilità.
“Le periferie sono la città del futuro. (…) Le periferie sono la grande scommessa urbana dei prossimi decenni”. E questa scommessa è dei giovani, sono loro a doverla vincere! “Qualche idea io l`ho e i giovani ne avranno sicuramente più di me. Bisogna però che non si rassegnino alla mediocrità. Il nostro è un Paese di talenti straordinari, i giovani sono bravi e, se non lo sono, lo diventano per una semplice ragione: siamo tutti nani sulle spalle di un gigante”.
Probabilmente questa sarebbe stata la traccia che avrei voluto svolgere durante la mia maturità…perchè profuma di speranza.