Blog,  Stories

Manifesto contro la fine dell’umanità: l’avvertimento di Yuval Noah Harari su IA e tecnologia

La scorsa settimana su Robinson, l’inserto di Repubblica, ho letto un’intervista molto interessante a Yuval Noah Harari. Anticipa in qualche modo l’attesissimo libro di Harari: Nexus.

Il rinomato storico e autore Yuval Noah Harari ha lanciato un severo avvertimento sulle potenziali minacce che l’umanità deve affrontare nell’era dell’intelligenza artificiale e della tecnologia avanzata. In un manifesto intitolato “Manifesto contro la fine dell’umanità”, Harari delinea i pericoli posti dall’IA, dalle fake news e dall’abuso dei social network come strumenti di distrazione di massa.

Harari, noto per i suoi bestseller come “Sapiens” e “Homo Deus”, sostiene che ci troviamo a un punto critico in cui il rapido avanzamento della tecnologia, in particolare dell’IA, potrebbe alterare fondamentalmente il corso della storia umana. Sottolinea che, sebbene abbiamo ancora tempo per correggere la rotta, è necessaria un’azione urgente per affrontare queste sfide.

Il manifesto evidenzia diverse preoccupazioni chiave:

  1. Intelligenza Artificiale: Harari avverte che lo sviluppo dell’IA, se lasciato incontrollato, potrebbe portare a cambiamenti senza precedenti nella società, potenzialmente rendendo obsolete ampie porzioni della forza lavoro umana e concentrando il potere nelle mani di un’élite tecnologica.
  2. Fake News e disinformazione: La diffusione di false informazioni attraverso i canali digitali è identificata come una grande minaccia ai processi democratici e alla stabilità sociale.
  3. Social Media come distrazione: Harari critica l’uso dei social network come strumenti di distrazione di massa, potenzialmente minando la nostra capacità di concentrarci su questioni globali cruciali.
  4. Dati e Privacy: La raccolta e la manipolazione di dati personali da parte di aziende tecnologiche e governi sono presentate come un rischio significativo per la libertà e l’autonomia individuali.
  5. Azione Umana: C’è la preoccupazione che, man mano che i sistemi di IA diventano più sofisticati, gli esseri umani potrebbero gradualmente cedere il potere decisionale agli algoritmi, potenzialmente perdendo il controllo sul proprio destino.

Il manifesto di Harari non è solo una critica, ma anche un appello all’azione. Sostiene che siamo ancora in grado di plasmare il futuro della tecnologia e il suo impatto sulla società. Lo storico sottolinea la necessità di una cooperazione globale, di linee guida etiche per lo sviluppo dell’IA e di un rinnovato focus sui valori e le capacità umane.

Le immagini che accompagnano l’articolo includono un ritratto di Harari e un’illustrazione in stile blueprint di una figura robotica, simboleggiando l’integrazione della tecnologia con l’umanità. Questa metafora visiva sottolinea il messaggio centrale del manifesto: la necessità di navigare con attenzione il percorso del progresso tecnologico preservando al contempo la nostra umanità.

Mentre ci troviamo a questo crocevia tecnologico, il manifesto di Harari serve come un tempestivo promemoria dei potenziali rischi e responsabilità che dobbiamo affrontare. Ci sfida a pensare criticamente al nostro rapporto con la tecnologia e a prendere un ruolo attivo nel plasmare un futuro che valorizzi, anziché diminuire, la nostra esperienza umana.

Ma IA rappresenta solo aspetti negativi? No, all’interno dell’articolo ci sono anche delle riflessioni sull’impatto positivo di questa tecnologia:

  1. Potenziale di risoluzione dei problemi: Harari riconosce che l’IA e le tecnologie avanzate hanno il potenziale per aiutarci a risolvere problemi globali complessi, come il cambiamento climatico o le malattie.
  2. Miglioramento della qualità della vita: la tecnologia può migliorare significativamente la qualità della vita, ad esempio attraverso progressi in campo medico o nell’automazione di compiti ripetitivi.
  3. Aumento delle capacità umane: Harari spesso parla di come la tecnologia possa amplificare le capacità umane, permettendoci di raggiungere obiettivi prima impossibili.
  4. Opportunità di reinvenzione: l’avvento di nuove tecnologie offre l’opportunità di ripensare e reinventare sistemi sociali, economici e politici.
  5. Consapevolezza e azione: Harari vede come positivo il fatto che siamo ancora in tempo per indirizzare lo sviluppo tecnologico in modo etico e benefico per l’umanità.
  6. Cooperazione globale: la necessità di affrontare le sfide tecnologiche potrebbe spingere verso una maggiore cooperazione internazionale.

Nei prossimi mesi seguirò un percorso di studi a approfondimento sul tema perché di tutto il discorso di Harari queste sono le parole chiave che ricorderò: “Non sarà l’intelligenza artificiale che vi ruberà il lavoro ma sarà chi sa usare l’intelligenza artificiale a farlo!”

Concludo l’articolo con un’opera di Anastasia Trusova. Ha uno stile davvero particolare ma quello che mi ha colpito è il soggetto di questa opera. Un’uomo che naviga su di una canoa. Quel mare di colori può rappresentare un’opportunità per per alcuni tuti quei colori e sfumature posso rappresentare il “caos” un po’ quello che sta succedendo con questa nuova tecnologia. L’uomo deve riappropriarsi del suo saper fare e sfruttare la tecnologia non esserne vittima.

error: Content is protected !!