‘Intimissimi on ice Opera Pop’
Qualche giorno fa ho avuto la possibilità di assistere ad un evento che attendevo con molta trepidazione. Parlo di ‘Intimissimi on ice Opera Pop’ che si è tenuto all’Arena di Verona il 20 e 21 settembre scorsi. Si tratta di un evento “Ibrido” perchè mixa opera lirica e musica leggera, pattinaggio su ghiaccio e danza, fashion, design e tecnologia. Con mia grande fortuna avevo un buonissimo punto di osservazione e quindi voglio raccontarmi la mia personale esperienza da addetti ai lavori.
Questo progetto straordinario nasce grazie alla volontà e determinazione di Giulia Mancini, che ha voluto rinnovare il format di “Opera on Ice”. L’intuizione di Giulia è stata quella di far interagire il mondo della moda con quello dell’arte e del ballo. Lo show ha potuto contare su produttori come Marco Balich, presidente di Balich Worldwide Shows, Sandro Veronesi, presidente di Intimissimi e del Gruppo Calzedonia Spa, nonché sulla stessa Giulia Mancini, con Balich Worldwide Shows in qualità di produttore esecutivo.
Il Concept….dalla battaglia tra l’oscurità e la luce, fra la freddezza del ghiaccio e il fuoco dei sentimenti, nasce la bellezza onirica di ‘Intimissimi on ice Operapop’. 83 minuti di show suddivisi in 5 momenti:
1. The Ice World – il suono pungente di un violino svela un mondo di ghiaccio in cui uomini e donne combattono tra loro, senza dialogo e senza emozioni.
2.The Power of Dreams – i sogni sono visioni che danno speranza e liberano l’uomo dalla morsa del gelo, una pioggia di meteoriti si insinua come un fiume di lava, nelle trame del ghiaccio, creando immagini di un amore.
3. The Fire in the Soul – con tocchi leggeri le due anime accendono il fuoco dell’amore, in un vortice di sensualità e passione: l’oscurità e l’isolamento soccombono alla forza luminosa dell’amore.
4. The Garden of delight – una natura complice e festosa sboccia nel ghiaccio, intrecci leggeri e colorati tessono una trama preziosa e caledoscopica.
5. The Celebration – nasce l’unione, nasce la coppia, è la primavera della sensualità, in una danza tra corpi sospesi, come in un concerto tra sogno e realtà inizia la festa.
Special Guests: Pharrell Williams, Giorgia, Anastacia e Kesha
Nel complesso lo spettacolo è molto bello, i costumi, le scenografie….ma ai miei occhi mancava l’ingrediente principale…le emozioni. Ero in mezzo al pubblico che apprezzava quello che vedeva ma era perplesso allo stesso tempo. Il pubblico di Opera On Ice, o meglio la maggior parte, segue lo spettacolo perchè ama i pattinatori, per non dire che li venera. Alcune bambine che mi erano sedute accanto erano letteralmente in estasi per Carolina Kostner e Stéphan Lambiel. Tralasciando i tempi tecnici e gli eventuali intoppi dettati dalle esigenze di palco (il palcoscenico era ghiacciato), trattandosi di uno spettacolo live poi destinato al grande schermo non mi sento di esclamare wow. Avevo molte aspettative….deluse in parte. Da addetta ai lavori mi aspettavo di più, mi aspettavo le emozioni, quelle che cerco, quelle che amo. Raccontare storie non è facile e sicuramente la mia esperienza non è minimamente paragonabile ai professionisti che per mesi hanno lavorato allo spettacolo, eppure questo sono le mie sensazioni. Orgazizzare eventi e lavorare con la creatività è un mestiere bello per quanto difficile. Bisogna mettersi costantemente in discussone, io lo faccio ogni giorno perchè per regalare sogni occorre prima di tutto tenere gli occhi sempre aperti e ascoltare, ascoltare il pubblico.