DANIEL ARSHAM – “The future was then”
All’interno della galleria Pamela Elaine Poetter nel museo d’arte SCAD, Daniel Arsham ha intagliato le pareti con uno scavo di circa 90 metri chiamato “wall excavation”, come parte della mostra “the future was then”. Arsham esamina l’interazione tra uomo e architettura, in particolare la capacità dell’essere umano di creare, distruggere e riqualificare il mondo artificiale e naturale, scavando attraverso una serie di muri in cemento. A cominciare da un taglio astratto aperto in modo rozzo, la sequenza di intagli viene ripetuta per mostrare la sagoma di una figura umana. L’esperienza evoca nel visitatore la nozione di progresso in relazione alla capacità crescente del genere umano di manipolare l’ambiente circostante.