Leonardo da Vinci, un multipotenziale perfezionista e gioviale
Il 2 maggio è un anniversario molto importante perché ricorrono i 500 anni dalla morte di Leonardo da Vinci.
Leonardo per me rappresenta una calamita potentissima e il mio incontro con lui non è stato casuale. Sì incontro, perchè moltissimi anni fa ho avuto la fortuna di conoscere i fondatori di Loonardo 3.
Ecco, entrare nel loro uffici di Milano è stata un’esperienza che non dimenticherò. Posso dirlo con tranquillità che loro sono i migliori quando si parla di Leonardo, perchè hanno letto e analizzato l’intero Codice Atlantico.
Il mio interesse verso Leonardo nasce proprio da questo incontro, perchè ho capito che il Maestro era davvero formidabile e soprattutto che oltre ad essere un genio è anche un grande Maestro di vita. Vi racconterò verso la fine del post della bellissima mostra che Leonardo 3 ha allestito a Milano.
In occasione di questo anniversario sono uscite molte pubblicazioni interessanti e sono state allestite delle mostre davvero belle. Ho deciso di portarvi con me in questo viaggio e raccontarvi cosa ho imparato!
Leonardo si stancava, sì avete capito bene. A volte si stancava dei suoi progetti e preferiva continuare le sue esplorazioni. In alcuni casi – come nella Battaglia di Anghiari – fu tradito dai materiali. Spesso furono i committenti a ribellarsi. Spesso Leonardo è stato pagato per ideare e dare stimoli. in una stessa giornata portava avanti 4-5 attività diverse.
Leonardo era un grande ricercatore di emozioni. Nel solo Cenacolo ne cattura 13 nell’espressione dei volti, nei gesti delle mani, nella tensione dei corpi. E questa sua intensità faceva paura.
Sicuramente due degli insegnamenti più grand sono quello di essere sempre curiosi e quello di faticare sempre con passione usando anche un pizzico di furbizia. Vi racconto un esempio concreto. Leonardo scrisse una lettera a Ludovico il Moro nel 1481 per presentarsi e poter lavorare per lui. Leonardo sapeva che Ludovico aveva una grande passione più per le guerre che per l’arte. Bene, Leonardo preparò un curriculum suddiviso in 10 punti in cui solo gli ultimi due citavano pittura e scultura. I primo otto erano dedicati a ponti, fortezze, armi e macchine volanti. Progetti magnifici, mai realizzati che oggi popolano mostre e musei.
Che uomo era Leonardo?
Il mito lo vuole cupo e diffidente. In realtà era gioviale e generoso. Non scriveva al contrario per nascondere le sue idee: molti appunti sono istruzione ai neofiti. Scriveva con la sinistra e partiva da destra solo per non macchiare i fogli di inchiostro!
Uno dei libri che di recente ho letto è: “Leonardo svelato” scritto da Costantino D’Orazio ed edito da Sperling & Kupfer. Costantino D’Orazio decifra il genio di Leonardo usando i dipinti come un filo d’Arianna nell’esplorazione della labirintica mente dell’artista. Ogni opera pittorica infatti è l’occasione per approfondire un lato della estrosa personalità di Leonardo, perché tutti gli ambiti di ricerca a cui si è dedicato, dall’anatomia allo studio della natura, dall’ingegneria alla musica, trovano modo di esprimersi attraverso il suo pennello.
Oggi diremmo che Leonardo è un multipotenziale, ci affascina la sua intelligenza multiforme, ma anche la capacità di vivere nel suo tempo, coglierne le esigenze, partorire idee, anticipare soluzioni tecniche che ancora stupiscono per complessità e funzionalità.
Il palinsesto di iniziative in occasione di questo importante anniversario sono moltissime e potete trovarle riassunte qui. Se passate da Milano vi consiglio di andare a vedere la Sala delle Asse nel Castello Sforzesco dove potete ammirare il trompe-l’oeil di Leonardo che simula un pergolato di gelsi.
La sua mente era libera, folle, sognatrice e lucidissima.
Un’altro bellissimo libro che sto leggendo è “Leonardo primo designer. Idee, sogni progetti.” scritto da Crisina Morozzi e Massimo Temporelli ed edito da Hoepli. Ottocento e Novecento sono ingegneria pura, l’uomo si specializza nelle singole discipline, il processo produttivo diventa industriale, si disumanizza. Oggi riscopriamo la nostra umanità. Abbiamo più skill e affrontiamo più discipline contemporaneamente. Fate caso ai nuovi co-working, a me ricordano tanto le botteghe rinascimentali in cui le capacità di tutti si contaminavano. Leonardo aveva empatia, design thinking e problem solving. Usava tutte le nuove tecnologie e pensava per progetto. Era un innovatore, migliorava la user experince, dava sollievo all’uomo, ne diminuiva la fatica. In questo libro impariamo che Leonardo era un vero esteta e scopriamo che rendeva belli persino gli schizzi per i committenti, che diventavano parte integrante del progetto. Questo libro nasce da un progetto incompiuto di Leonardo: il monumento equestre a Francesco Sforza. Il Maestro non riuscì a terminare l’opera perchè le necessità belliche di allora si presero tutto il bronzo disponibile. Negli anno ’70 negli Stati Uniti è partita una raccolta fondi per realizzare la statua che fu commissionata a Nina Akamu. La statua è stata ultimata e consegnata a Milano nel 1999, ora si trova nell’Ippodromo del Galoppo a San Siro.
I robot, in ufficio e nelle industrie sono destinati ai lavori ripetitivi e specializzati, questa è un’occasione grandissima per l’uomo che è così libero di dedicarsi a creatività e visione d’insieme. Leonardo ha anticipato i tempi con l’Uomo Vitruviano, uno dei suoi disegni più famosi. Leonardo ha messo l’uomo al centro, i suoi bisogni e i suoi desideri. L’uomo Vitruviano è in armonia con l’ambiente attorno!
Come promesso ora vi racconto della Mostra allestita da Leonardo 3 che sono andata a vedere di recente. QUI potete trovare tutte le informazioni utili per organizzare la vostra visita. Vi suggerisco di prenotare i biglietti perchè ci sono sempre molte scolaresche in visita alla mostra nell’arco di tutta la settimana.
La mostra è ben organizzata e soprattutto divertente. La tecnologia è sicuramente una delle componenti che la rendono interessante e divertente anche se devo dire che la parte più affascinante è vedere le ricostruzioni di alcune sue invenzioni.
Le esperienze multimediali consentono al pubblico di interagire in prima persona con le macchine, le opere artistiche e i codici di Leonardo.
Oltre 200 ricostruzioni 3D interattive rendono la mostra fruibile a un pubblico di tutte le età.
Potete smontare e rimontare virtualmente alcune delle sue invenzioni più famose e attraverso l’utilizzo di visori 3D potete immergervi nel suo modo. Non voglio svelarvi troppo, lascio a voi la scoperta della mostra. Pubblicherò questo VIDEO e qualche foto…