La Snaporaz secondo Oliviero Toscani
Questa estate ho letto un libro almeno 5 volte. Di solito leggo più libri contemporanemente, ma questa volta ne ho letto uno solo nell’arco di tutta l’estate. Ogni volta che lo leggevo trovavo una nuova sfumatura.
Parlo dell’ultimo libro scritto da Oliviero Toscani: “Dire, Fare, Baciare. La creatività è dall’altra parte del vento” edito da Rizzoli.
La copertina non passa di certo inosservata. Die moderni Adamo ed Eva nell’era del web. Per i lettori più pigri suggerisco questa intervista realizzata da Radio Rai proprio a Toscani in occasione dell’uscita del libro.
Perchè leggere questo libro?
Perchè racconta la verità e per chi lavora e gioca con la creatività la verità è una componente fondamentale perchè ti permette di avere un panorama chiaro della situazione e di agire al meglio.
Oggi essere creativi è una grande illusione di massa. Sembra che tutti vogliono essere creativi è diventata una mania. Il famoso made in Italy è solo è un marchio buono per riempirsi la bocca e basta guardare l’ultima polemica innescata dalle dichiarazioni del Ministro Lorenzin approposito di creatività. Vi invito a leggere questo articolo scritto da Alfredo Accatino per farvi un’idea molto precisa della vicenda.
Toscani in modo molto sincero fa un’ampia panoramica sul mondo della “Snaporaz”. E’ talmente abusata la parola creatività che propone di sostituirla con la parola “Snaporaz”. (Arrivate alla fine del libro e troverete una sorpresa circa questa parola)
La Snaporaz esiste ed è una scelta, un modo di vivere, di pensare, una possibilità di stare al mondo. implica responsabilità e impegno inimmaginabili ma è un’opzione applicabile in qualsiasi contesto fisico, sociale e lavorativo. La Snaporaz è un talento, che va coltivato e spesso bisogna andare contro corrente. Recentemente ho letto un’intervista di Giorgio Armani che in occasione dell’ultima Fashion Week di Milano diceva che non sempre si può accontentare tutti. Vi riporto le sue parole: “E’ molto difficile uscire dai propri binari, ma io ho il diritto e pure il dovere di scontentare qualcuno, di aggiornare il mio modo di vedere la moda e la donna”. Per lavorare con la Snaporaz occorre a mio avviso sempre scontentare qualcuno.
Creatività viene da “creare”, non da ideare. La Snaporaz non è avere idee, ma avere la capacità di realizzarle. Quella capacità si chiama Talento.
Nel corso del libro Toscani racconta diverse storie realmente accadute durante il corso della sua vita e alcune sono davvero interessanti e raccontate da lui sono uno spasso. Trovata anche dei consigli pratici, degli esercizi da fare. Non aspettatevi nulla di banale. Gli ambiti che tocca sono davvero tanti: la fotografia, l’editoria, il mondo della televisione, la moda e ne ha per tutti. Che tu sia un professionista o uno studente questo libro ti farà bene, come ha fatto bene a me.
Non voglio svelarvi troppo e vi invito a leggere questo libro. Vi lascio con le parole secondo me più belle di tutto il libro:
La Snaporaz è un progetto creativo, un viaggio, una spedizione verso un tesoro di cui si ha non più che un indizio, un’irragionevole e sconsiderata visione di ricchezza. C’è solo un fottutissimo drago da abbattere: se no, che tesoro sarebbe?!